Tommaso Martini, pittore bivongese del '700
di Ernesto Franco
Prefazione
Opera meritoria compie Ernesto Franco con la presente ricerca sulla vita e le opere del pittore Tommaso Martini, bivongese di nascita e di elezione: perché se il nascere poteva essere un caso, lo scegliere, dopo essere vissuto nella Napoli-bene del suo tempo, di chiudere l'esistenza nell'umile paese natale, significa che saldi legami d'affetto ad esso lo tenevano avvinto. La ricerca sembra breve per il godimento con cui si legge, ma è esauriente e condotta con scrupolo di storico e passione d'ammiratore.
E lo scrupolo dello storico accompagna Ernesto Franco nel minuzioso e paziente lavoro di consultare archivi e registri, interpretare e tradurre antiche carte, riportando poi soltanto quelle notizie storicamente attendibili, senza lasciare spazio alla fantasia e all'entusiasmo.
E come un pellegrinaggio d'amore si reca in varie parti d'Italia, alla scoperta di quadri e tele abbandonati all'umidità e alla polvere di vetuste chiese, e con acume d'intenditore riconosce la paternità. E' un amore, come egli chiaramente confessa, che lo insegue fin dagli anni della giovinezza, quando passando per le strade del paese antico, lo assaliva il desiderio di saperne di più su quel pittore bivongese al quale erano intitolati una via ed un vicolo. Con questo saggio, che ha anche il merito di presentarci l'ambiente storico, sociale ed artistico del tempo e dei luoghi in cui il Martini visse ed operò, lo toglie dall'oblio, realizzando un sogno inseguito fin da ragazzo e insieme soddisfacendo la curiosità di molti concittadini. Un solo scrupolo ha il nostro autore: non essersi potuto spingere fuori d'Italia alla ricerca dei ritratti in cui il Martini eccelleva, e che sicuramente si troveranno, forse meglio conservati delle tele delle chiese, in collezioni d'arte di case patrizie d'Austria e d'Inghilterra. Questo rammarico può essere un invito e uno stimolo per chi, dopo di lui, volesse cimentarsi, come esorta il Foscolo, a "liberare dall' oblivione le anime elette che onorano la terra che fu loro nutrice."
E il Martini è una di quelle anime elette, onore e vanto per Bivongie i bivongesi.
Tersillo Valenti
Tommaso Martini, pittore bivongese del '700
di Ernesto Franco
Ai Lettori
Questo scritto. non è un libro su Tommaso Martini.
E' solo il risultato di una ricerca, nata dalla amara constatazione di come nel paese, in generale, del Martini si conosca molto poco: il nome da sempre scritto sui muri di alcune case di una via a lui intitolata; e la sua professione di pittore.
Alla base della ricerca vi è una mia antica curiosità, avvertita fin dal periodo dell'adolescenza.
I risultati della ricerca, sono stati poi affrettatamente messi insieme per una relazione, che era necessario e indispensabile svolgere, nella ricorrenza del III centenario della sua nascita.
Centenario che dalla ricerca era risultato cadesse proprio in quello stesso anno' 1988.
Non era dignitoso per il paese lasciar trascorrere tale ricorrenza senza ricordare questo illustre e benemerito cittadino.
Si era nel mese di agosto, ad anno ormai molto avanzato, e non vi era segno che qualcuno si fosse dato pensiero di ciò. Ho perciò ritenuto spettasse a me il compito, a causa della ricerca iniziata ed ancora in corso, ricordare e far meglio conoscere al paese. la figura del Martini e, in special modo, le opere che era stato possibile rintracciare e documentare. Opere che nessun bivongese poteva purtroppo affermare di aver mai visto.
Vi era stata prima, naturalmente, la doverosa attenzione di associare alla manifestazione l'Amministrazione Comunale e le Associazioni locali.
Torno con questo scritto ancora sull'argomento per il timore che vada smarrito quanto è stato possibile finora mettere insieme nel corso della ricerca; perché rimanendo traccia della manifestazione svoltasi l' 11 agosto 1988, rimanga memoria di TOMMASO MARTINI, pittore bivongese del 700 napoletano, e delle sue opere.
Bivongi, agosto 1991
Ernesto Franco
Tommaso Martini, pittore bivongese del '700
di Ernesto Franco
Tommaso Martini
Nacque nel 1688 a Bivongi, dove mori il 25 gennaio 1755.
Studiò pittura a Napoli e fu discepolo molto apprezzato di Francesco Solirnena, un grande della pittura del '700.
Martin! fu pittore molto fecondo e richiesto soprattutto come ritrattista. Le sue opere sono state molte, ma poche sono giunte fino a noi. Quelle di contenuto religioso si trovano in chiese della Calabria, di Napoli e della Sabina.
Quelle a tema classicista, per lo più affreschi, se ancora esistono, dovrebbero trovarsi presso qualche villa vesuviana e palazzi di Napoli.
I ritratti sono andati in grandissima parte dispersi, tranne quelli di darne, cavalieri e consoli presso la corte dei viceré di Napoli, che certamente potranno essere rintracciati presso collezioni private in Inghilterra e in Austria.
La critica, ai suoi tempi, lo aveva valutato favorevolmente, ma lo trascurò in seguito, e purtroppo, con il trascorrere dei secoli, lo ha quasi dimenticato.
* * *
La ricerca sul Martini è stata intrapresa anzitutto.o per fare meglio conoscere al paese che gli ha dato i natali, quello che fu il più illustre dei suoi cittadini; per rivalutare la sua figura d'artista da restituire alla cultura di oggi; per fornire infine, un contributo che consenta di ampliare la conoscenza sull'apporto artistico che la Calabria ha dato in un periodo ricco di fermenti culturali quale risulta essere stato il '700 napoletano in Europa.
Ernesto Franco
Tommaso Martini, pittore bivongese del '700
di Ernesto Franco
Indice
Prefazione
Ai Lettori
Tommaso Martini
Date di nascita e di morte attribuite
L'atto di morte
La famiglia
L'adolescenza
Bivongi all'epoca del Martini
Napoli Politica
Napoli nell'arte
Lo studio
Le opere
Martini in Calabria
Il quadro di Mamma Nostra
Roma e la Sabina
I ritratti
Le Historie
La critica
L'eredità
Conclusione
Bibliografia