Il culto di Mamma Nostra a Bivongi risale al 1710, anno in cui il padre predicatore Giuseppe Cretari giunse nel paese per un ciclo di predicazioni. Egli portava con se una tela con l’effige della Madonna che lui appellava “Mamma Nostra”.
La Vergine apparve per tre volte in sogno al predicatore invitandolo a lasciare a Bivongi il quadro. Questo fu portato in processione la seconda domenica di settembre, e nello stesso giorno si verificarono tre prodigi (che sono ricordati assieme agli altri nel novenario). Il primo è quello della pioggia, che cadde a fecondare le campagne arse dalla siccità, lasciando completamente asciutto l’abitato dove si stava svolgendo la processione. Il secondo è la guarigione di un paralitico che spinto dalla fede volle baciare l’effige: egli fu guarito e andò con gli altri in processione. Il terzo è quello della puerpera che he con il figlioletto e il marito volle fare visita alla Madonna, salvandosi in questo modo dal crollo del tetto della sua abitazione.
In questo modo fu sigillato il patto di fede tra i Bivongesi e la loro “Mamma”.
Quello stesso anno, per ordine del priore della Certosa di Serra San Bruno (da cui Bivongi dipendeva) il quadro fu portato e trattenuto a Serra San Bruno. Tornerà a Bivongi solo nel 1853.
Nel frattempo i Bivongesi si erano adoperati per avere una statua di Mamma Nostra, commissionata a Napoli, e che risale al 1720-1730.
Sia il quadro che la statua si trovano nella chiesa di San Giovanni Decollato, elevata a Santuario di Maria SS Mamma Nostra nel 1995.
La festa si celebra ogni anno la seconda domenica di settembre.
Il giovedì della settimana precedente ha inizio il novenario. All’alba una batteria di fuochi d’artificio da inizio ai festeggiamenti.
Il giovedì prima della festa le amministrazioni civili offrono uno spettacolo di musica leggera o un concerto di musica sinfonica.
Il venerdì i bivongesi sono svegliati dalla banda, che esegue delle marce per le vie del paese. Al pomeriggio c’è l’esposizione dell’effige di Mamma Nostra, con una breve processione in chiesa. Seguono la novena e la S. Messa. Alla sera in piazza c’è un concerto di musica sinfonica.
Sabato mattina si celebra la S. Messa con omaggio floreale dei bambini alla Madonna. Prima di mezzogiorno, nel pomeriggio e la sera concerto di musica sinfonica. Chiude la serata, al termine del concerto sinfonico, uno spettacolo di fuochi pirotecnici, i cui colpi rimbombano per la stretta vallata.
Domenica mattina c’è la prima parte della processione, con spettacolo di fuochi pirotecnici, al termine della Litania.
Al pomeriggio viene celebrata la S. Messa all’aperto, in piazza. Quindi si prosegue per la seconda parte della lunga processione, che si svolge per le vie del centro storico, accompagnata dalla banda e da canti mariani.
Alla sera un concerto di musica leggera chiude i festeggiamenti.
Oltre alla festa di settembre, Mamma Nostra viene festeggiata il 5 febbraio, anniversario del “gran tremuoto” del 1783, e il 19 ottobre, anniversario del rientro del Quadro da Serra San Bruno nel 1853.