Per l'Ortodossia, la Pasqua è la festa delle feste, tanto da non essere neppure annoverata tra le dodici grandi feste del ciclo cristologico, e da occupare un posto a parte, di assoluta centralità. Secondo il Cristianesimo ogni Domenica è Pasqua. Questa comprensione è vissuta in modo particolare all'interno dell'Ortodossia.
La Pasqua ortodossa comincia in chiesa a luci spente, alle ore 23.00. Il sacerdote esce dalle porte centrali dall’iconostasi sul presbiterio con una candela ed invita a prendere la luce. Tutti escono dalla chiesa con un lumino ed ascoltano il vangelo di Matteo 23,1-16. Si intona il canto Cristo è risorto e si ritorna in chiesa per proseguire la messa.
Le parole del tropario pasquale - l'inno di Pasqua - ripetute moltissime volte in tono sempre più esultante, ripetute fino ad una travolgente ma composta gioia mistica - con la tua morte hai calpestato la morte - sono il grande messaggio della Chiesa Ortodossa: la gioia di Pasqua, l'aver bandito l'antico terrore che assediava la vita dell'uomo.
Nel lungo periodo di attesa della Pasqua uno dei simboli che viene preparato e donato come augurio è l’uovo decorato: di per sé simbolo di vita e di fertilità, è sempre stato visto come segno di resurrezione.
La pasqua ortodossa si celebra la prima domenica dopo la prima luna piena di primavera, seguendo però il calendario giuliano.