I Santi Cosma e Damiano nacquero nella seconda metà del III sec. d.C. ad Egea, città della Cilicia, regione della Turchia.
La madre, dopo averli educati secondo i precetti evangelici, fece apprendere ai propri figli l’arte medica.
Cosma e Damiano, infatti, come medici, curavano ogni sorta di malattie, non solo degli uomini ma anche degli animali.
I due fratelli medici intendevano la mansione medica in modo del tutto particolare: l'arte umana come ancella della potenza e della grazia divina, le guarigioni da ottenere con l'aiuto di Dio, le cure da prestare agli ammalati gratuitamente.
Proprio per questo, tra tutti i santi medici della storia della Chiesa, i Santi Cosma e Damiano si distinguono grazie al loro attributo di anàrgiri, che significa senza denaro poiché non accettavano alcun compenso né in denaro né in natura.
I Santi Cosma e Damiano durante la persecuzione dei Cristiani, ordinata da Diocleziano, si rifiutarono dinanzi al preconsole Lisia, governatore romano della Cilicia di rinnegare Dio patendo cosi il martirio avvenuto mediante decapitazione nel 303 d.C. a Ciro.
Il Santuario dei Santi Medici Cosma e Damiano si trova a circa 1,5 Km dal centro abitato di Riace e a 7 Km dal mare. Il sito, sul quale esso sorge, gode di una posizione soleggiata, immersa nel verde delle campagne che lo circondano e di un panorama suggestivo che sovrasta le vallate sottostanti e un'ampia fetta di litorale ionico.
Il complesso originario in stile romanico venne realizzato tra l'anno 1095 e l'anno 1101 da alcuni monaci basiliani. Esso era costituito dalla chiesa, dal piccolo convento e dall'orto ad essa annessi. Inoltre nell'area adiacente al Santuario sono ancora ben visibili i resti di un acquedotto per il convogliamento delle acque ad uso irriguo, realizzato anch'esso dai monaci basiliani, ai quali va il merito di aver importato dall'Oriente raffinate ed innovative tecniche agii cole e di averle diffuse tra gli abitanti delle aree limitrofe.
Oggi la festa è una realtà inequivocabile in cui culto, tradizione, religione e aspetti economici si fondono.
Le sue origini sono antichissime e secondo alcuni risalgono addirittura al 1671. Essa per tradizione viene celebrata nei giorni 25, 26 e 27 settembre di ogni anno, mentre ogni seconda domenica del mese di maggio si svolge un'altra festa, anche se in tono minore, specificatamente dedicata agli ammalati, in relazione alle qualità taumaturgiche dei Santi Medici.
Un avvenimento di fondamentale importanza e valore, sia dal punto di vista religioso che da quello culturale, è il tradizionale raduno delle comunità Rom e Sinti, che registra, durante la festa di settembre, presenze da tutt'Italia e da altri paesi europei.
Il motivo che spinge e anima questa gente a venire fìn qui è la forte devozione nutrita nei confronti dei Santi Medici.
Le loro danze, la loro musica e le loro preghiere formano un crescendo di emozioni che accompagnano un colorato fiume umano durante tutta la processione del 26 settembre.
Uomini, donne e bambini di tutte le età manifestano la fede attraverso i loro abiti che si rifanno a quelli indossati dai Santi Medici, attraverso la donazione di ex voto in cera dalle forme prevalentemente anatomiche e attraverso i loro gesti e le loro parole che danno l'impressione di un continuo colloquio con i Santi e con Dio.