Il fiume Stilaro nasce dal monte Pecoraro a circa 1300 metri di quota e dopo pochi chilometri sfocia nel mare Jonio. Nel tratto compreso tra i piani della Ferdinandea e la confluenza del suo principale affluente, il torrente Ruggero, affronta un dislivello di oltre 550 metri in un percorso di circa 4 chilometri.
In mezzo, con tre salti consecutivi, si trovano le cascate del Marmarico con una altezza totale di 114 m, le più alte dell’appennino meridionale.
Lo scenario che accoglie il visitatore dipende dalla stagione.
In inverno, col fiume in piena è impossibile arrivare alla base della cascata, sia per la necessità di attraversare il fiume, sia per gli spruzzi causati dalla cascata, che finissimi si spandono per diverse decine di metri a valle. In questo periodo la parte più alta delle cascate è visibile ad occhio nudo da Pazzano e dalla strada che sale a monte Stella.
In estate l’acqua è scarsa, e la cascata si può risalire fino alla base del primo salto, aggirando i due laghetti sottostanti. Laghetti che offrono refrigerio ai visitatori più temerari, per via dell’acqua gelida. In estate si ha anche il maggiore afflusso di visitatori.
Il periodo migliore per la visita è la primavera, quando il fiume mantiene una discreta portata di acqua e se si è fortunati si può essere padroni assoluti della cascata, e godere dello splendido spettacolo della natura che si risveglia.
In autunno, anche se l’acqua può essere ancora scarsa nella cascata, il panorama è splendido durante il percorso per via delle innumerevoli sfumature di colori che assumono i boschi in questa stagione.
Si arriva alla cascata attraverso la strada dell’acquedotto, asfaltata e percorribile senza grosse difficoltà fino al bivio per i Bagni di Guida. Da qui in poi è necessario proseguire a piedi. Partendo da Bivongi è possibile farsi accompagnare in fuoristrada fino alla fine della strada dell’acquedotto, ma poi occorre continuare comunque a piedi.
Spettacolare, ma non per tutti, è il percorso su un sentiero non tracciato, che risale il fiume partendo dal parco N. Green, passando per Bagni di Guida, per l’ex Centrale Marmarico. Alle cascate si può anche arrivare da Ferdinandea, scendendo su una antica mulattiera. Da questo percorso si ha una spettacolare vista delle cascate dall’alto.