La Vallata dello Stilaro ha ospitato fin dal IX secolo numerosi conventi e monasteri.
Verso l'anno 1087, il monastero Basiliano dei SS. Apostoli sembra nascere unitamente alla fondazione del centro abitato di Bivongi.
Successivamente, con diploma dell'anno 1096, il monastero è stato donato da Ruggero il normanno, all'Eremo di "Santo Stefano del bosco" (certosa di Serra San Bruno); tale donazione consentiva ai monaci certosini di Serra S. Bruno di esercitare il controllo religioso ed economico dei territori del circondario.
La donazione sarà confermata dal figlio Ruggero II, re di Sicilia, nel 1144; da Guglielmo , re di Sicilia nel 1173 nonchè da Federico II nel 1212, nel cui diploma di concessione si parla di una "Ecclesia Apostolorum". La donazione sarà reiterata ancora nel 1124.
In effetti la nascita del monastero è da attribuire alla necessità di instaurare una presenza cattolica in una isola di cristianità greco-ortodossa.
La giurisdizione dei monaci Certosini su Bivongi ebbe termine, di diritto e di fatto, in seguito al rovinoso terremoto del 1783, ma anche per l'effetto degli avvenimenti politici che portarono i francesi nel Napoletano.
Fu, di fatti, il Murat che nel 1807, estromise i monaci da quasi tutti i monasteri meridionali, compreso quello dei SS. Apostoli, che fu anche depredato e spogliato di tutti i suoi beni.
Gli imponenti resti del monastero sono ormai allo stato di rudere.