Il torrente Stilaro nasce a 1131 m s.l.m. nei pressi della Ferdinandea passa per i centri abitati di Bivongi, Stilo e Pazzano, sfocia nel mar Jonio nei pressi di Monasterace.
Il letto del torrente è caratterizzato da sedimento generalmente grossolano costituito da massi e ciottoli, ciò conferma l'elevata energia di trasporto del corso d'acqua. Si rileva inoltre, la presenza di piante tipiche degli ambienti ripariali resistenti alle alte temperature ed a prolungati periodi di siccità.
Come tutti i torrenti, il periodo di piena è limitato al periodo delle piogge, mentre da giugno e, per tutto il periodo estivo, si presenta asciutto.
All’interno dell’area è possibile individuare i seguenti ambienti:
- un tratto incassato in una valle il cui territorio circostante è costituito da vegetazione ripariale
- pianure alluvionali con ghiaie e ciottoli eterometrici di natura prevalentemente cristallina, provenienti dalle zone sovrastanti il bacino, per erosione e trasporto delle acque meteoriche. Il territorio circostante è interessato da coltivazioni agricole.
- tratto di pianura costiera, che comprende una fascia parallela alla linea di costa costituita in prevalenza da sedimenti sabbiosi (depositi di sabbia e dune stabilizzate dalla vegetazione) che, gradualmente, porta ad una pianura alluvionale. Nell'ambito del tratto di pianura c’è una rilevante antropizzazione, rappresentata da centri abitati e da vie di comunicazione stradali soprattutto nell’area prospiciente il mare.
La vegetazione potenziale zonale è rappresentata da querceti mediterranei, più frequenti sono i loro aspetti di degradazione verso forme arbustive. Nelle stazioni con condizioni climatiche più umide sono presenti boschi di leccio misto a farnetto e localmente, in prossimità delle cascate del Marmarico, sono frequenti suggestivi ambienti stillicidiosi che ospitano alcuni piccoli popolamenti di Woodwardia radicans. Lungo il corso d’acqua è presente vegetazione ripariale a Salix sp. pl., Populus alba ed Alnus glutinosa, mentre nel tratto terminale prevalgono le boscaglie termofile a Tamarix africana e Nerium oleander.
Le pareti rocciose calcaree di Monte Consolino e Cacari sono colonizzate da una vegetazione casmofitica ricca di elementi di elevato valore conservazionistico fra i quali Dianthus rupicola, Ptilostemon gnaphaloides e Brassica rupestris.
Il SIC Vallata dello Stilaro ha un’estensione di 669,44 ha : Pazzano (10,7 ha), Monasterace (78,3 ha), Bivongi (133,6 ha), Stilo (446,3 ha).
SPECIE DI CUI ALL’ART. 4 DELLA DIR. 79/409/CEE E ALL’ALL. II DELLA DIR. 92/43/CEE
Salmo macrostigma (P) Trota macrostigma
Dianthus rupicola Biv. (V) Garofano rupicolo
Woodwardia radicans (L.) Sm. (V) Felce bulbifera
ALTRE SPECIE IMPORTANTI
Lacerta bilineata (R)
Podarcis sicula (R) Lucertola campestre
Salmo (trutta) trutta (P) Trota Fario
*Brassica rupestris Rafin. (V)
*Fritillaria messanensis Rafin. (V)
Pteris cretica L. (V)
Ptilostemon gnaphaloides (Cyr.) Sojak (V)
Campanula fragilis Cyr. (V)
Erucastrum virgatum (Presl) (V)
Centaurea deusta Ten. (V)