L'espressione scarabeo stercorario si riferisce a diverse specie di scarabei che si nutrono di feci e che raccolgono il loro nutrimento (per conservarlo o per deporvi le uova) facendone caratteristiche pallottole e facendole rotolare sul suolo. Questo genere di comportamento viene esibito da diverse specie delle famiglie Scarabaeidae e Geotrupidae. L'uso più appropriato dell'aggettivo "stercorario" è in riferimento al Geotrupes stercorarius, ma vengono comunemente chiamati "scarabei stercorari" anche le seguenti specie: Circellium bacchus, Scarabaeus sacer, Scarabaeus semipunctatus. Il capo dello scarabeo stercorario è molto evidente e ben distinto dal resto del corpo. Gli occhi composti sono particolarmente sviluppati. Sul capo sono presenti le antenne, che svolgono un importante ruolo nelle relazioni con l'ambiente circostante e con gli altri scarabei. Le antenne terminano in una clava tonda e pubescente di 3 articoli. Il colore di questo insetto è nero brunastro con riflessi metallici. Questo coleottero è lungo tra i 15 e i 25mm.
Gli scarabei stercorari creano pallottole di sterco allo scopo di trasportare più facilmente il cibo verso un nascondiglio. Le pallottole di sterco servono come riserva di cibo, o come protezione delle uova. Gli scarabei stercorari tendono a trasportare la loro pallottola lungo una linea retta; se incontrano un ostacolo, cercano di superarlo scavalcandolo, senza cambiare direzione. Il comune Geotrupes stercorarius si incontra spesso negli escrementi delle vacche e nello sterco di cavallo. Questi insetti svolgono una funzione ecologica importantissima. Infatti, nutrendosi degli escrementi permettono ai minerali e ai nutrienti in essi contenuti di essere utilizzati da altri organismi (eliminano lo sterco e attivano il ritorno dell'azoto nel suolo).
Questo insetto si distingue per le particolari attenzioni volte ai futuri nascituri. In autunno la coppia avvia la complicata preparazione del nido. Nel terreno è scavata una galleria profonda anche 50cm, alla quale la femmina aggiunge numerosi tunnel laterali e orizzontali, lunghi anche 20cm, terminanti ognuno con un'ampia camera. Questa viene abbondantemente riempita con grandi quantità di escrementi, lasciando un piccolo spazio solo per la deposizione dell'uovo. Successivamente la camera viene chiusa con la terra. Alla nascita i piccoli stercorari, circondati dagli escrementi, avranno cibo a sufficienza per accrescersi. Lo sviluppo dell'insetto richiede circa due anni e, anche se l'adulto è pronto in luglio, non uscirà dalla tana prima della primavera successiva.