Questo insetto è inconfondibile per la forma delle zampe anteriori, allungate e perfettamente modificate per catturare le prede. Il colore della livrea è verde brillante. Sul capo, inclinato all’indietro, si osservano le antenne di lunghezza modesta, gli occhi composti, gli occhi semplici e le robuste mandibole.
Complessivamente misura 40-75 mm e la femmine è più voluminosa del maschio.
Gli adulti si possono osservare in ambienti soleggiati, ricchi di arbusti e di erbe. La mantide è piuttosto sedentaria e durante il giorno è un’eccezionale predatrice: rimane immobile in attesa che una sprovveduta preda giunga alla giusta distanza e, con un balzo fulmineo, cattura mosche, vespe, cavallette, api, ecc.
Il corteggiamento da parte del maschio è realizzato con molte attenzioni e l’avvicinamento alla partner avviene solitamente di notte. Questo cauto comportamento è fondamentale per evitare che la femmina si cibi del maschio ancor prima dell’accoppiamento. La mantide religiosa è, infatti, cannibale e l’accoppiamento (copula) termina con l’uccisione del maschio. La femmina divora il partner ancor prima che la copula sia terminata, sembra che in questo modo l’accoppiamento sia più efficace. Inoltre, la femmina necessita di un gran quantitativo di energia per la deposizione delle uova, e una parte è assicurata proprio dall’uccisione del maschio.
Il nome mantide religiosa deriva probabilmente dalla posizione che assume l’insetto mentre attende la preda con le zampe tese in avanti.