Glis glis è la più grande tra le specie di Gliridi italiane e presenta inconfondibili caratteri distintivi sia per la morfologia esterna che per la struttura osteologica. La struttura dei peli è inoltre caratteristica: la medulla si presenta uniseriata e interrotta in più punti.
In virtù delle abitudini strettamente arboricole, il Ghiro vive nelle aree boscate. È diffuso in tutte le formazioni forestali del nostro Paese, isole comprese, dal piano mediterraneo fino al limite superiore del bosco. Predilige tuttavia i boschi di latifoglie o misti, purché siano in grado di provvedere grandi quantità di cibo (soprattutto germogli, frutti e semi). Raggiunge densità particolarmente elevate nelle pinete litoranee di Leccio (Quercus ilex) con sottobosco e nelle faggete d’alto fusto.
È un animale ibernante, che trascorre la stagione fredda in un periodo di letargo che si prolunga di solito da novembre all’inizio di maggio, con variazioni tra una località e l’altra.
Il Ghiro è localmente abbondante in tutte le aree forestali di una certa estensione. La sua presenza è comunque strettamente connessa allo stato di conservazione e alla struttura dei soprassuoli. La frammentazione delle aree boscate ha effetti negativi sulla distribuzione della specie, che risulta assente nei boschi assoggettati a tagli troppo frequenti, in quanto necessita di piante adulte in grado di fruttificare abbondantemente e di assicurare cavità naturali adatte per la costruzione del nido e per il riparo durante la stagione fredda.