Le fiumare sono corsi d'acqua tipici del territorio Calabrese. Il loro corso può ritenersi schematicamente costituito da una foce fissa, preceduta da un tronco vallivo, lungo qualche km, che corre tra due file di argini e da quello montano dove in alveo si accumula il materiale proveniente dalla degradazione delle sponde e dalle frane così frequenti nei territori solcati.
Il tronco montano sta a rappresentare, in un certo senso, un serbatoio di ghiaie e sabbie, sempre pieno, da cui l'acqua attinge il materiale che, attraverso il tronco vallivo arginato, trasporta a mare.
Dal punto di vista idrologico le fiumare presentano carattere torrentizio nel periodo di concentrazione delle precipitazioni atmosferiche e assenza quasi totale di acque nel periodo estivo. Nel corso dell'anno si rileva perciò una cospicua differenza della portata, la quale è quasi inesistente tra maggio e ottobre, quando gli alvei divengono completamente asciutti; comincia a elevarsi a partire da novembre, raggiungendo valori sostenuti generalmente da dicembre a febbraio, per poi decrescere sensibilmente in primavera. Un regime, quindi che spesso arreca danni notevoli al territorio.
Un'altra caratteristica delle fiumare è la brevità del loro percorso, connessa all'esile configurazione topografica e alla ripartizione dei bacini in due versanti calabresi, lo ionico e il tirrenico, nell'ambito di uno spazio alquanto ristretto.
L'elevata differenza altimetrica tra la fascia costiera e le aree culminanti dei rilievi determina un'accentuata pendenza. Questa, accompagnata dalla facilità con la quale vengono erose le rocce e accentuata dalla distruzione delle foreste che le ricoprivano, causa la notevole capacità di erosione e di trasporto di queste fiumare che spesso nel raggio di venti o trenta chilometri arrivano al mare superando un dislivello superiore anche a 1200 m. E proprio le fiumare sono il veicolo prediletto delle disastrose alluvioni che ciclicamente colpiscono l'area orientale delle Serre, producendo frane devastatrici, allagamenti, distruzioni di interi centri abitati e non di rado vittime umane.
Piogge particolarmente intense trascinano a valle grandi quantità di materiale, che va poi a depositarsi lungo l'esigua fascia costiera sotto forma di enormi coni di deiezione. L'accumulo di detriti nelle brevi pianure è così considerevole che il letto delle fiumare diviene più alto dei terreni circostanti, spesso intensamente utilizzati per colture irrigue.